Luigi Guberti ha cominciato il suo apprendistato a tredici anni a Bondeno nella bottega del padre, alternando il lavoro con la scuola. Dopo aver prestato servizio militare durante la seconda Guerra Mondiale tra il 1942 e il 1946, ha continuato l’attività, sempre nella bottega del padre, come riparatore di orologi meccanici. Dopo essersi trasferito a Torino per un anno, allo scopo di specializzarsi nella riparazione e nel restauro di orologeria antica, ha aperto in proprio, nel 1948 a Poggio Renatico, un negozio di vendita e riparazione di orologeria. Cessata questa attività e trasferitosi a Ferrara nel 1973, Guberti si è dedicato esclusivamente alla riparazione di orologi meccanici ed in particolare di orologi d’epoca.

Riconoscimenti: Diploma di Maestro Artigiano conferita nel 1985 dall’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri di Ferrara;

Premio San Giorgio al Progresso Economico (1986);

Targa d’Argento alla Riconoscenza conferita nel 1998 dall’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri di Ferrara per la prestigiosa  attività svolta;

Medaglia d’Oro conferita nel 2001 dall’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri di Ferrara per la lunga e prestigiosa attività di Segretario svolta presso l’Accademia stessa.

Onorificenze: Cavaliere della Repubblica Italiana (2 giugno1988);

 Ufficiale della Repubblica Italiana (27 dicembre 1988).

Incarichi di prestigio: Fondatore della sezione AVIS di Poggio Renatico e Presidente dal 1966 al 1972;

Segretario dell’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri di Ferrara dal 1985 al 2007.

Nel 1985 diventa Maestro Artigiano e indimenticabile Segretario dell’Accademia dei Maestri Artigiani della Provincia di Ferrara fino alla morte. L’Autorità ha voluto onorarlo con la nomina prima a Cavaliere e poi a Ufficiale della Repubblica. Di grande umiltà e modestia ha sempre rifiutato la proposta per una meritatissima nomina a Commendatore della Repubblica.

Dell’Accademia dei Maestri Artigiani è stato l’anima e il motore per lunghi anni. Tutto l’Artigianato ferrarese ha pianto la sua scomparsa confortandosi nel ricordo del tanto aiuto che egli ha sempre dato.

Nella vita privata, circondato dall’amore della moglie Lina, della figlia e dei nipoti, è sempre stato marito, padre e nonno affettuoso e attento, con un eccezionale legame con la sua famiglia. Amore e attenzione che in ogni occasione ha riversato anche su di noi e sui suoi cari Maestri Artigiani a cui per anni è andato il suo impegno.

A Poggio Renatico ha svolto per molti anni e con grande impegno sociale, attività a favore dell’AVIS e dell’ADO. A lui si deve il restauro degli orologi della Prefettura di Ferrara e di numerosissimi grandi orologi delle Comunità Conventuali in Toscana e in vari centri del Meridione. Nel suo lungo mandato nell’Accademia dei Maestri Artigiani ha saputo valorizzare l’Artigianato ferrarese portandolo ad ottenere riconoscimenti e a creare quei grandi momenti di incontro come la Festa di San Giuseppe Artigiano e la Manifestazione “Ottobre Matildeo” a Bondeno.

E non si può dimenticare la sua curiosità per il mondo e il suo spirito d’avventura che lo hanno indotto, insieme all’inseparabile moglie Lina, a compiere grandi viaggi in tutte le parti del mondo (America, Australia, Asia e Africa) dai quali tornava con rinnovato entusiasmo fino a quell’ultimo viaggio in Madagascar nel 2006.